Franco
Rossi: «Con Bud Spencer e Terence Hill feci un film per ragazzi,
"Porgi l'altra guancia". Nel progetto non c'è nulla di mio, trovai tutto pronto. Lo produsse De Laurentiis in una situazione un po' particolare: Mario Girotti, alias Terence Hill, non volle sottoscrivere il contratto fino a quando non ebbe in mano la sceneggiatura come lui la voleva. A quel tempo dettava un po' legge, e quel modo di fare è proprio nel suo carattere di attore. Era come se dicesse: "Se non sono più che convinto della cosa non la faccio".»
("Il cinema italiano d'oggi 1970-1984")
Franco
Rossi: «Bud, in proiezione, non stava tanto a sottilizzare, mentre Terence osservava e badava a ogni particolare. Così un giorno a Cartagena, dopo avere visto i primi giornalieri, disse che i suoi occhi non erano sufficientemente luminosi. Al che il povero Pogany che, nonostante la sua arcinota e lunghissima carriera, è di una ingenuità da ragazzino, cadde in uno stato di grande
prostrazione... ...Il giorno dopo mise una lucetta in più e tutto si risolse. Comunque, tra la troupe, in albergo, si era sparsa la voce di questo contrasto. Al colmo di questo dramma gli arrivò una telefonata: doveva precipitarsi a casa di Bud perché c'erano problemi di fotografia. Si spaventò moltissimo. Lo accompagnai e trovammo Bud, con quella sua facciaccia, che gli fece: "Aò, m'hai illuminato troppo gli occhi, devi buttare tutto!", scoppiando subito a ridere come un matto.»
("Il cinema italiano d'oggi 1970-1984")
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la biografia
e filmografia di Franco Rossi
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