Centro delle riprese a Livorno fu il porto e in particolare la spianata del
Molo Mediceo. Esso è raggiungibile dal lungomare, proprio al termine di via Grande, percorrendo alcune strade del porto. Il posto è comunque ben indicato.
Nella darsena del porto livornese, poi, nel 1982 era attraccata una vecchia nave che venne utilizzata per la sequenza del "
tiro alla fune". Non sappiamo dove sia oggi quella nave.
Nella zona sud di Livorno, nella zona sportiva di via Allende, e in particolare proprio accanto allo stadio di calcio, troviamo il "vecchio"
PalaCosmelli. Questo è il palazzetto dello sport che secondo la nostra fonte è stato utilizzato come location per il secondo incontro di boxe disputato da Giorgione contro Tritolo.
Più in centro, invece, ed esattamente nel quartiere "
Venezia", troviamo lo scorcio in cui Giorgione, diventato esattore di Croupe, va con la sua moto a riscuotere il denaro presso un barcaiolo. Anche qui è tutto pressoché identico oggi come allora.
Quartiere "Venezia", Livorno
PalaCosmelli, Livorno
Molo Mediceo, Livorno
Alla spianata del "Molo Mediceo" di Livorno vennero realizzate alcune interessanti e anche divertenti sequenze del film.
Tuttavia ritrovare gli esatti punti di inquadratura utilizzati da Michele Lupo nel 1982 è una faticaccia, quasi una caccia al tesoro. L'unica location facilmente individuale è il molo attuale, con gli attracchi delle barche, dove Bud e Jerry aspettano l'arrivo di Giorgione per convincerlo a dedicarsi alla boxe.
Qui Giorgione crede di essere cercato a causa del suo contrabbando di sigarette; ne nasce un inseguimento in cui Jerry finisce pure per mangiarsi il gelato di un bambino e, alla fine, prendersi un ceffone da Bud. Il tutto è girato nell'arco di pochissimi metri, ma il montaggio del film fa sembrare l'inseguimento durare un bel po'.
L'inseguimento si conclude nell'attuale area riservata allo "Yacht Club di Livorno", proprio alla fine del Molo Mediceo. E' possibile entrarvi solo a determinate ore.
Non è invece più possibile fare il percorso di Giorgione: egli sale le scalette, entra nel cancellino e scompare in un prato abbandonato che oggi è, appunto, proprietà dello Yacht Club Livorno ed è tutt'altro che abbandonato. Le scalette non ci sono più e il cancellino è coperto da folta vegetazione. Il secondo confronto qui sotto è necessariamente a "visuale contrapposta".
C'è un'area defilata, sul lato sinistro del Molo Mediceo, che è anch'essa proprietà privata e dove vi è attualmente una rete con diverse scritte "Cantiere Navale F.lli Orlando, vietato l'accesso". Qui dentro si trova "nientedimenoché" il tombino in cui Jerry si nasconde per non farsi prendere dagli uomini di Croupe. L'edificio sulla destra della foto è esattamente identico a 24 anni fa, anche se con qualche vetro in meno alle finestre. La banchina invece è oggi molto più larga dato che quelli del cantiere navale hanno fatto costruire un allargamento…
Quanto al tombino: beh…come si vede bene dall'immagine attuale, in corrispondenza della terza finestra dopo la porta c'è un grosso container rosso sotto il quale, crediamo, ci dovrebbe essere ancora il tombino. Quel container è lì fermo da circa 2 mesi (giugno - luglio 2006). Lì intorno, oggi, ci sono per la verità altri piccoli tombini e un grosso pilone (interessante al proposito la 'nota umoristica' in calce) che non c'erano nel 1982. Non è detto che esista ancora il nostro tombino.
+ Nota umoristica
Il nostro Web Designer, Piacca, una volta visto il pilone nei pressi del tombino, ha affermato con sicurezza di aver finalmente capito dove si trova Joe Cilento, che, come tutti sappiamo, "finì in un pilone di cemento" (cit. "Pari e dispari")…
Noi siamo d'accordo e avalliamo questa ipotesi, tuttavia non siamo ancora riusciti a prelevare nessun campione da questo importante pilone per rinvenire qualche resto del povero Joe… prima o poi dovremo intervistare quelli della Ninfus & Co.