Premessa
Nel 1948 veniva pubblicato un romanzo dal titolo "Don Camillo", il cui autore era Giovannino Guareschi. Il romanzo era ambientato genericamente nella bassa emiliana del Po, fra Parma e Reggio, nell'immediato dopoguerra. Quattro anni dopo venne girato a Brescello il primo film che avrebbe poi dato vita alla fortunatissima serie con Gino Cervi e Fernandel.
Terence Hill
35 anni dopo l'uscita del romanzo e 31 anni dopo il primo film su Don Camillo, anche Terence Hill decise di girare un suo film impersonando il famoso parroco di provincia. La sceneggiatura utilizzata da Terence fu però completamente attualizzata: la sua moto, le autovetture, le biciclette, i pattini con cui si divertivano le bambine, il treno, etc. E il paese principale che decise di utilizzare come location per le riprese fu Pomponesco, sul lato lombardo del Po.
Di questo film rimangono oggi moltissime cose: il paese di Pomponesco, la stazione di Brescello, il verde della pianura intorno al Po, le strade leggermente tortuose che si muovono sopra gli argini del grande fiume (e su cui Terence andava con la moto), il ponte di barche di Torre dell'Oglio, il trenino che si muove sulla tratta Parma-Suzzara, etc.
Per la verità in queste zone tutti conoscono e parlano soprattutto dei “Don Camillo” degli anni ’50; quelli con Fernanderl e Cervi. Quando si arriva a Pomponesco, tuttavia, parlare del "Don Camillo" di Terence Hill diventa un grosso argomento di conversazione. Qui tutti si ricordano di quelle riprese durate circa 6/7 mesi e a cui diversi parteciparono: chierichetti, bambini della squadra di calcio, "compagni", aiutanti di Peppone… li si può trovare in piazza, al bar, per fare quattro parole.
Molte cose sono però modificate rispetto al film del 1983. "Il tempo passa e i posti cambiano" mi diceva un uomo di Pomponesco.