I
due fratelli sono nati a Ramacca (CT), Carmelo il 2
febbraio del 1949 e Michelangelo il 25 agosto del
1952. Sulla scia del sound americano trapiantato in Italia dallo scatenato
Mauro Malavasi, creano alla fine degli anni
settanta i D.D. Sound. Il loro primo disco fu "Disco bass" nel
1977 che si comportò decisamente bene ma la loro consacrazione venne con
"1, 2, 3, 4 gimme some more" che rappresenta la loro hit più conosciuta.
Ritmo scanzonatorio e vagamente rock è meno "disco" di altre loro produzioni
(almeno nel significato più puro del termine) ma fu forse anche questo a renderlo una hit pazzesca grazie anche al suo incedere
sostenuto.
Il loro vero capolavoro fu però "Cafè" che seppe trasportare il meglio della disco in un unico
titolo. Ritmi brasiliani, percussioni e cori si mischiano dando una miscela di raffinatezza e allo stesso tempo puro divertimento in un trascinante vortice di
suoni. Ma le loro glorie non si fermarono qua. I La Bionda ci sapevano fare. Lo dimostrarono
"Hootchie cootchie" (terza hit per importanza),
"Boogie bass" e la splendida "Hawaii
calls me home" che inizia in puro stile hawaiiano e prosegue con tipico ritmo disco
irresistibile. La loro è una discografia completa, ci si trova la disco (anzitutto, of
course), un che di funk/r&b, un spruzzata di rock, del romanticismo
e persino un Moroder Style ("Show me you love" sa molto di
"I feel love").
I La Bionda si accorsero di aver spremuto a fondo i D.D. Sound con gli ultimi album
("Bandido" e "High energy") sul tramonto della disco, ma il loro talento non si esaurì e ne dimostrarono tanto anche con diversi singoli prodotti per Amanda Lear e soprattutto con un altro strepitoso successo: chi non si ricorda le mirabolanti performance dei
Righeira?
Nei primi anni ottanta i La Bionda scrivono anche
qualche colonna sonora di ottima qualità e con
ritmi come al solito trascinanti, spesso per i film
di Bud Spencer e Terence Hill, utilizzando vari
pseudonimi come The Fantastic Oceans e Ranger Rick
and the Coyotes.
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