Italo
Zingarelli nasce a Lugo di Romagna (RA), il 15 gennaio
1930. Figlio di un preside di liceo e di una professoressa, dopo la maturità
classica si iscrive alla facoltà di matematica, ma fa anche molto sport, soprattutto
pugilato (arriva in finale al campionato italiano novizi,
pesi medio-massimi). Per la sua prestanza atletica riesce a ottenere una scrittura come
stuntman per il film "Quo vadis". Affascinato dal mondo del cinema, si dedica alla realizzazione di documentari, in qualità di regista e produttore.
Negli anni cinquanta lavora dapprima come segretario di
produzione, poi come direttore di produzione ("Acque
amare", "Il bigamo", "Le schiave di
Cartagine", "L'eretico") per diverse società. Produce il suo primo film nel 1958. Al principio degli anni sessanta fonda la West Film e nel 1962 la Delta S.p.A., le due principali società attraverso le quali opera nel campo della produzione e distribuzione.
Nel 1969 dirige "Un esercito di cinque uomini", il suo primo lungometraggio da regista, al quale farà seguire un anno più tardi
"Una prostituta al servizio del pubblico ed in regola con le leggi dello
Stato", film che non passa del tutto
inosservato (dato che il Ministero dello Spettacolo
gli assegna il "Premio qualità" e alla protagonista viene conferita "La Grolla
d'Oro" come miglior attrice dell'anno 1970).
Proprio in questo periodo Zingarelli coglie anche il suo maggior successo nel campo della produzione, tenendo a battesimo i personaggi interpretati dalla fortunata coppia Bud Spencer e Terence Hill nel film di Enzo Barboni
"Lo chiamavano Trinità...". Con questo lungometraggio e con il successivo
"...Continuavano a chiamarlo Trinità", che si rivela il maggior successo commerciale della storia del cinema italiano, Zingarelli e Barboni rinnovano il tessuto narrativo dello
"spaghetti western", portandone alle estreme conseguenze le intuizioni. Ne smorzano il contenuto di violenza riducendolo quasi a livello di farsa: pistole che non feriscono e pugni che producono solo gran frastuono e acrobatici voli, trasformano il western in un genere per ragazzi. Il successo dei due film (subito sfruttato da una lunga serie di imitazioni, che sfociano ben presto in un sottogenere) varca addirittura i confini nazionali.
Negli anni settanta Zingarelli coglie altri successi di rilievo, senza però mai eguagliare quello dei due Trinità.
Acquisisce prestigio producendo un film dell'ormai anziano Marcel Carné e prendendo parte alla produzione di
"C'eravamo tanto amati". La sua attività produttiva si riduce
progressivamente e, dopo un terzo film come regista
("Io sto con gli ippopotami", altro notevole successo commerciale), Zingarelli preferisce
dedicarsi alla gestione di una azienda vinicola, "Rocca delle
Macìe", in Toscana, dove produce un Chianti esportato in tutto il mondo. Ma attraverso una sua società, la Delta, continua ad occuparsi di distribuzione. Tra il 1966 e il 1981 la Delta S.p.A. ha distribuito in Italia oltre cinquanta film, tra i quali vanno ricordati
"Il flauto magico" di Bergman e "America
1929", "Sterminateli senza pietà" di Martin
Scorsese. Zingarelli ha ottenuto diverse volte il premio "Una vita per il cinema"; è stato presidente dell'Unione Nazionale Produttori Film e
vicepresidente dell'A.N.I.C.A. e ha insegnato al Centro Sperimentale di Cinematografia.
È deceduto a Roma il 28 aprile 2000, dopo una lunga
malattia.
("Dizionario del cinema italiano - I Registi"
"Film lexicon degli autori e delle opere")
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